Il Mozambico è ancora preda dell’instabilità. Bande di giovani scorrazzano per il Paese derubando, chiedendo il pizzo alle macchine e ai camion in transito sulle principali arterie stradali. “Il disordine è diffuso un po’ ovunque – spiega Cecilia di CELIM -. Nonostante la situazione politica sembra aver trovato un momentaneo equilibrio, la tranquillità non è ancora tornata ai livelli di prima delle elezioni”. A Quelimane, dove la nostra Ong ha la sede, la situazione è calma. “Possiamo uscire con tranquillità – continua Cecilia – non c’è tensione. A Morroumbala invece è meglio non andare. La tensione è molto alta. Membri del nostro team ci hanno detto che si gira solo di giorno. Di notte, la gente si rintana in casa per paura di minacce, percosse, furti, violenze”. Anche a Mocuba, bande aggressive scorrazzano per le strade. “Lo stesso avviene a Inhassunge – osserva Cecilia -. I partner del nostro progetto tornano ogni sera a Quelimane. Non si sentono sicuri, hanno paura che le loro abitazioni e i loro uffici siano assaltati e dati alle fiamme”.

Anche il progetto risente di questa situazione. I materiali necessari sono stati acquistati, ma non possono essere distribuiti. “Ai nostri tecnici – conclude Cecilia – viene costantemente chiesto il pizzo quando percorrono le strede. Al momento è rischioso muoversi e troppo dispendioso continuare a pagare tangenti non dovute”.

Un aiuto speciale!

Per questo motivo CELIM ha lanciato una campagna per sostenere i contadini e gli allevatori mozambicani.

Puoi aiutare 224 famiglie di contadini mozambicani a riprendere le attività produttive:

I proventi saranno impiegati nell’installazione di 22 sistemi di irrigazione per orti, nel sostegno a 74 pollai e 40 allevamenti di suini.

Info

Tel. +39 02 58317810 (ore 9,30-16,30)
Mail info@celim.it (nell’oggetto “Un uovo per la pace”).

 

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